19 Feb Il centro del mondo
La nuova frontiera, Andreas Steinhöfel
Traduzione: Angela Ricci
Forse avete visto tutti almeno una volta quell’albero (il Ficus Magnolioides) con dei rami molto grandi e possenti, così grandi che per riuscire a sorreggersi, ogni tanto nella sua lunghezza, ha bisogno di lanciare a terra dei sostegni, delle radici che quando giungono al terreno, diventano vero e proprio appoggio al ramo. Così facendo la pianta continua a crescere e ad espandersi, e questa sua caratteristica la rende immediatamente riconoscibile.
Come a ricordarci che per avanzare e per crescere ci sia bisogno di tornare alla terra, alle origini. Ancora e ancora.
Phil è un ragazzo sveglio e sensibile che, con una storia alle spalle satura di episodi segnanti e memorabili, inizia a cercare la sua strada nella vita. E mentre avanza nella sua personale avventura di crescere, fa proprio come il ficus: va avanti e ogni tanto torna alle origini, torna alla sua storia; Per fare memoria, conoscersi meglio, per ri-conoscersi e continuare a crescere.
Andreas Steinhöfel ci regala una storia che è una stupefacente cassettiera e lascia che si riveli un pezzettino alla volta, con molteplici soste per permetterci di aprire ciascun cassetto e darci il tempo di osservarne il contenuto.
Il libro è stato pubblicato in Germania per la prima volta nel 1998… sono 25 anni fa, anni che non dimostra per nulla. Probabilmente perché questa storia ha il respiro del mito antico, senza luogo o tempo ben definito, come a voler dire che certe cose hanno (e avranno) validità sempre, a dispetto del contesto. In fondo la letteratura per ragazzi ha proprio questo potere trasversale, quello di parlare ai ragazzi di oggi e a quelli di ieri.
Andreas Steinhöfel è autore di numerosi libri con i quali ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti. È stato più volte nominato all’Astrid Lindgren Memorial Award e all’Hans Christian Andersen Prize.
È il primo autore per ragazzi a essere diventato membro dell’Accademia tedesca per la lingua e la poesia: tutto questo permea la sua scrittura e fa de “Il centro del mondo” un incredibile, intenso romanzo di formazione.